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INVITO AL TEATRO GUSTAVIANO

INVITO AL TEATRO GUSTAVIANO

INVITO AL TEATRO GUSTAVIANO

 

La rappresentazione dello spettacolo “Gustav il gentiluomo parruccone” avrà luogo in qualsiasi momento avrete voglia di fantasticare ed …. altro.

 

 

Lo spettacolo si terrà da ora presso il Teatro Gustaviano. Siete i benvenuti!! Prego……

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tanti, tanti anni fà un personaggio particolare di nome Gustav, ma più conosciuto come “parruccone” si distingueva per bontà, per amore del lusso e delle … belle dame!!

La bontà era infinita, ma il lusso era un sogno perchè le sue finanze ahimè erano scarse e le belle dame si, quelle erano numerose. Il fascino di Gustav era merito delle tante parrucche che possedeva e che lo rendevano affascinante. Poi … la sua eleganza ed il suo buon gusto ne facevano un personaggio assai amato. La sua residenza aveva un fascino fuori dal comune perchè con pochi denari riusciva a farla sembrare una reggia. Avendo utilizzato i bei velluti presenti nella casa per farsi confezionare abiti, aveva imparato ad essere “estroso” che in questo caso è sinonimo di poco costoso.

Le sedie le faceva tappezzare con semplici cotoni rigati o quadrettati e la luce che proveniva dalle tante candele si rifletteva negli interni della sua casa donando nobiltà all’insieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutti cominciarono ad ammirare il suo “stile” e lui si fece una discreta fama come “innovatore”. Fu così che conobbe Margherite una leggiadra damina che aveva ereditato una bella proprietà però assai tetra e malridotta. La damina affascinata dal “parruccone” gli chiese di aiutarla a rinnovare la proprietà in modo originale.

Il gentiluomo più per galanteria che altro accettò. Ma questo non fu solo un sodalizio di “arredamento” ma una vera storia d’amore. Una poltrona qui, un letto a baldacchino là …. la casa prendeva corpo e non … solo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Felice di essere tenuto in grande considerazione “parruccone” chiamò nella casa di Margherite tanti suoi amici pittori che si sdebitarono dipingendo sui muri “pitture” le cosiddette “pitture itineranti” a vari soggetti e le più svariate, perchè di mani sempre diverse. In cambio di ospitalità una pittura e così … la casa cominciava ad avere il suo charme…. Enormi pavimenti in legno chiaro e pareti tappezzate di ritratti di famiglia facevano da sfondo a tavoli, sedie, credenze color pastello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le stufe, gli orologi da terra affiancati a divani o a semplici tavolinetti con sopra solo un candeliere divennero famosi nel bel mondo ed il resto venne da sè!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutti cominciarono a voler Gustav come consulente e lui divenne ricco, così ricco che l’estroso, come poco costoso, se lo dimenticò ed allora … la gente cominciò a disertarlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma Margherite, che nel frattempo era stata abbandonata da Gustav, aveva appreso così tanto da lui che cominciò a dare una mano alle sue amiche. Con grande coraggio e determinazione si poteva vantare di saper donare freschezza agli ambienti dando una semplice mano di bianco. Le pareti color vaniglia facevano da sfondo a sedie e divani ricoperti di stoffa a scacchi gialli e bianchi o blu o rossi. Intanto ecco che cominciò ad usare lampadari con cristalli e completò le decorazioni con stufe di varia grandezza e vasi di vetro riempiti di nasturzi o tulipani a riprova che, se ce n’è bisogno, l’eleganza si associa perfettamente alla serenità che un luogo può dare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per tutti i diavoli! E come succede spesso alle ragazze sveglie e coraggiose, alla fine lo spirito di iniziativa le procurò anche un nobile marito! Fu così che un giorno Gustav e Margherite si rincontrarono e misero su una casa perfetta per due inguaribili romantici come loro.

Finestrelle decorate con tendine di cotone, geranei, una piccola cucina con le pareti grigie e abbellita dal mobilio gustaviano, dai vetri e dalle ceramiche e da … Isaak .. il loro bimbo destinato a vivere nell’autenticità dell’atmosfera ricreata dai genitori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grazie all’estro di personaggi fantasiosi il gustaviano mantiene il suo antico splendore .. e anche qualcosa in più.

MORALE: non desiderare “l’insalata di rose” poichè l’ingordo è poi punito, ma non …sempre!!!

Lo spettacolo è finito ed io me ne vado ma solo dopo aver spento la candela che accendo ad ogni nostro incontro.

 

 

 

 

                                      QUEL TOCCO GUSTAVIANO