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IL DEBUTTO DELLA GIOVANE ENRICHETTA

IL DEBUTTO DELLA GIOVANE ENRICHETTA

IL DEBUTTO DELLA GIOVANE ENRICHETTA

SORPRESE GUSTAVIANE

 

“Tutto quello che dovete sapere sul debutto in società di una giovane fanciulla.”

Capricci di signori del tempo andato!

Capricci di genitori!

Capricci di una piccola donna!….

Signori venite ad ascoltare le avventure che vi andrò a raccontare…..

Ci dev’essere un segreto per dimostrare che sono cresciuta, pensa Enrichetta, “andrò in città a cercarlo e non tornerò se non l’avrò trovato.”

Ecco l’intrepida che va in esplorazione per le strade della città. Va e va, passa davanti ad un palazzo illuminato si ferma incantata e vede tanti dipinti alle pareti, sente una musica melodiosa e vede tanta gente danzare.

Sono dei signori distintissimi che stanno dando una festa in onore della loro figlia. Enrichetta senza alcuna conoscenza di queste cose si avvicina al portone del palazzo e chiede: “Signori, per favore, vogliatemi spiegare per diventare grande cosa debbo fare?” Per un pò due signori l’ascoltano in silenzio e poi parlano così: “Molta gente sente e non capisce. Va e rifletti. Forse capirai che per diventare grande devi fare un gesto grande!!” Enrichetta corre a casa per riflettere sullo strano messaggio.

E …. improvvisamente la folgorazione: “darò una festa in mio onore, voglio che tutti partecipino al debutto in società così il babbo sorriderà e la mamma pure.”

“Ed io sarò ormai grande e troverò un bel marito!!!” Enrichetta è una ragazza decisa e così bella che nessuno riesce a rimanere insensibile alle sue richieste.

Maddalena, la mamma, è così dolce con lei che non le dice nulla delle cattiverie di suo padre.

Borromeo, il padre, è così avaro che non è disposto a spendere alcun denaro per una figlia che … se trovasse un marito … sventurata, avrebbe bisogno della dote.

Enrichetta piange e si dispera ma poi chiede alla madre di fare un debutto “gustaviano” semplice ma originale e soprattutto poco costoso. “Così sarò diversa e tutti ammireranno il mio stile, pensa soddisfatta!!”

La cuoca Gilda si sente chiamare dalla voce gentile della fanciulla che dice “Venite in camera mia che vi darò la ricetta.” “Voglio tanti dolcetti ricamati, bianchi ma con le roselline dai colori delicati come si addice ad una giovane fanciulla.”

Così avviene che … quella notte Gilda si nasconde in cucina a provare, provare finchè non è soddisfatta del risultato. Mostra i bei dolcetti a Enrichetta che mai soddisfatta le dice “si può fare di più!!”

La cuoca disperata prova e riprova e finalmente esibisce i suoi “tesori”. Ora Enrichetta è felice ma ne vuole tanti, così tanti che gli invitati dovranno ricordarli.

 

 

 

 

 

 

 

La mattina seguente Maddalena ringrazia la brava Gilda e corre a cercare un pò di aiuto nei quartieri della povera gente. Chiunque voglia aiutare a lustrare la sua modesta casa sarà accolto con rispetto.

 

La buona gente accetta e le propone anche una sarta assai ricercata, lei fa una veste nuova con una veste usata. “Proprio quello che cercavo” dice Maddalena e per finire si offre anche un panettiere che piace a tutti perchè nelle “pagnotte” ci mette anche i confetti. Soddisfatta Maddalena si avvia verso casa con questo corteo di buona gente disposta ad aiutarla per far felice sua figlia!

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma un brutto giorno papà Borromeo viene a sapere da uno dei suoi spioni di quello che si sta organizzando senza il suo consenso. E una brutta mattina accompagnato dalle guardie dà l’assalto al quartiere della povera gente così sicuro del suo successo che canta, canta!…

Ma tutti lì hanno un cuore coraggioso e persino la sarta buca il di dietro alle guardie con i suoi aghi e il panettiere, presi dal forno tizzoni ardenti, li lancia come razzi!! E tutti, per dar man forte ad Enrichetta, si ribellano e a Borromeo non rimane che ritirarsi.

E proprio la sarta, che è anche un pò indovina, intona una canzoncina che dice: “Va signore e riporta a tutti quanti che unita la povera gente diventa gigante.” A Borromeo non resta che cedere e dice: “Al cuore di padre non si comanda ..” Enrichetta chiama a raccolta i bimbi del quartiere.

Li incarica di andare in giro a gridare “Venite all’adunata carissime creature, Enrichetta vuole ridere e divertirsi pure!! Venite al debutto e per dar nuovissimo spettacolo Enrichetta vuol vedere che di voi sia il più fedele!!” Immaginate lo stupore!

Nel frattempo tutto è pronto, lustrato, delicato e romantico come si addice ad una fanciulla con le idee chiare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’abito è semplice e la fanciulla è un incanto così raggiante.

“Venite all’adunata domani alle ore 19.00 un bel valzer allieterà questo momento e tutti i giovani faranno corona intorno ad Enrichetta. I dolci più belli della città saranno a vostra disposizione. Venite all’adunata!”

L’adunata è stata un successo ma Enrichetta così “originale” non trova marito perchè tutti i giovani presenti hanno paura a corteggiare una fanciulla così decisa che non sarà mai una moglie “docile”. Borromeo ride, Maddalena si dispera ma … Enrichetta fa sognare avventure straordinarie anche a chi resta seduto in salotto.

Il suo capriccio “gustaviano” mette in luce la vitalità insospettata del mondo quotidiano e, sfiorando l’immaginario, rivela un universo che parla ancora a grandi e piccini.

Vado ora a spegnere la consueta candela che riaccenderò al nostro prossimo incontro.

 

 

 

 

                                       QUEL TOCCO GUSTAVIANO