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IL GUSTAVIANO: LUSSO E LUSSURIA

IL GUSTAVIANO: LUSSO E LUSSURIA

IL GUSTAVIANO: LUSSO E LUSSURIA

 

I segreti della padrona di casa

 

Apri piano una porta, per curiosità. Poco oltre al centro di una stanza, sto seduta. Mi sto acconciando i capelli… Su un tavolo ci sono i resti della maschera di bellezza che ho applicata poco prima. La pelle risulta liscia come seta e questo rientra nella strategia della seduzione e… ora immagina di entrare sul palcoscenico di un teatro naturale che ti abbraccia e… il tuo sguardo è attratto dal mobilio. Non ci sono mobili grandi ma essenziali e poco ingombranti. Un bel tavolo, una chaise longue immobile che da un angolo scruta le pareti quasi fossero la sua tela. Un vaso di fiori di vetro sottile crea una “charmante” macchia di colore. Un tocco di luce e di classe voluto da me.

Una concezione del lusso che intendo come possesso delle “migliori” cose che il tempo ti offre nell’attimo fuggente della tua vita. Testimonianza concreta e ultima della società di ieri. Ti propongo la mia. Attenzione!! E’ il risultato del momento contingente che sto vivendo.

La pagina aspetta di essere voltata, per trovarsi di fronte una parete che dialoga con lo spazio, con le porte e con le altre pareti. Dove il lusso è considerato… lussuria a causa dell’epoca straordinaria odierna che non lo esige più.

Premessa

Ogni curiosità che la visione delle immagini ti susciterà, potrà trovare facile risposta nel prezioso addobbo del tuo patrimonio personale dove l’ironia è dolce e non tagliente… forse solo perchè sai che la “storia del lusso” sta concludendosi. Chiedo venia, ma è un documento necessario per commentare la nostra “storia” gustaviana. Solo allo sprovveduto può sembrare una esaltazione del “bello”. La freddezza, l’eleganza del “lusso” non sono altro che la dimostrazione del privilegio prima e il riappropriarci di simboli del privilegio in modo consono… ora. Con raffinate intuizioni… su fondo grigio, che ne è la sorprendente meraviglia.

Il senso di questo gioco è di trovare un messaggio comune perchè in fondo il gustaviano, lusso o non lusso, è uno stile densissimo di significati e di influenza che avrà sul pensiero successivo. Già anticamente verso le corti francesi ci fu chi fece critiche feroci nei confronti di arredi sfarzosi che inducevano al vizio e alla tentazione!!

Corsi e ricorsi!! Noi cambiamo continuamente e il gustaviano ne è un esempio perfetto! Si può arredare rifacendoci ad allestimenti sfarzosi pur usando tessuti semplici, arredi meno importanti ed avere un effetto di “prelibatezza d’arredo ed eleganza semplice”. Il lusso può divenire un vizio!! L’eleganza è uno stile di vita e non diventa tentazione!! E’ questione di scelte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grande salone

Sei pronto a tirare un sospiro di sollievo? Te lo meriti. Per questo ti propongo la leggerezza che solo in un salone non può mancare. Se vuoi puoi rimanere e proseguire già da ora, se ne hai voglia, oppure…

Questa stanza di solito è destinata a ricevere e a far festa. Anche i dipinti che contiene non richiedono lunghe riflessioni… sono appesi per la pura gioia di chi vi entra. Anche gli oggetti esposti e i mobili sono collocati per il… piacere di goderli e farli godere!!

Dopo attenta riflessione… beh, intanto se siamo finiti quì è giusto onorarla. La prima stanza per… questa storia del lusso e del godimento. Dove tutto, ricordati, porta al buonumore! Alla salute!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ben oltre la fantasia qui conta lo spirito di osservazione…

Camera da letto

La camera da letto privatissima e… segreta. Ricordati di come anticamente veniva usata per ricevere, per partorire di fronte alla corte e perfino per indicare l’umore ai presenti a seconda del lato da cui si decideva di scendere dal letto… ed altro!… Il letto è posizionato in maniera da scorgere gli ultimi raggi del sole e i primi raggi dell’alba e… invita a un sonno riparatore perchè la mente si curi dalle ansie della vita. Semplice e regale è fantastico notare quanto questa immagine riproduca il medesimo gusto del bello già vissuto in epoca antica ma con la leggerezza di… oggi.

Cucina

Al centro della cucina un grande tavolo da lavoro… Un grande camino necessario agli arrosti e mentre si raffreddano, alle… meringhe. I legni profumati bruciano lasciando spazio al movimento lento del girarrosto. E poi padelle, casseruole, fuochi a gas. Ti rendi conto dell’importanza dell’alimentazione! L’atmosfera della cucina deve essere crepuscolare, avvolgente e il rigore è d’obbligo.

Il rigore è prova dell’esistenza di un genere che si sta affermando e che ha le sue regole: funzionalità ed equilibrio. Un talento effettivo di interessarsi alla quotidianità con occhi veri!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I segreti dei particolari

In effetti si disputa una “gara” che nessuno vede. Si tratta di accordi segreti, alleanze per far trionfare un oggetto o l’altro… o al contrario per farne vincere un altro. E questo rende ancora più eccitante lo “scenario domestico”. Vale qualunque tipo di scorrettezza! Spingersi verso accoppiamenti da “schianto” non è reato. Il famigerato “ordine composto” non esiste. E’ finzione.

Per evitare che fin da subito accadano disastri, l’ordine di partenza è scelto a tavolino ma poi vengono estratte a sorte delle “preferenze” con i colori congeniali e poi… si compone la griglia di partenza. Ora ci siamo. Si dà il via alla gara. Per un momento tutto sembra fermarsi. Poi improvvisamente… i cancelli si spalancano di colpo e una luce abbagliante investe la stanza. La magia ci ha inghiottiti. Poi… tutto sarà valido per vincere. Fa parte dei rischi. L’importante è cercare di mantenere l’equilibrio!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Motivi per leggere l’articolo

Trovare: equilibrio – armonia – conoscere lo stile – curiosità – adeguarsi alla situazione.

Morale

Il gioco: si vince se ci si mette in gioco. E noi… viviamo la nostra piccola storia “d’arredo” che diventa parte della storia dell’arredamento nei tempi!!

                                                             FINE

Dedicato a me stessa. Perchè il viaggio più bello lo faccio ogni volta nelle vostre visite… E non mi stancherei mai… ma bisogna pur spegnere la “nostra” candela, vi pare?

 

 

                                      QUEL TOCCO GUSTAVIANO