IL GUSTAVIANO. RAGAZZA CON TULIPANI BIANCHI
La brava ragazza.
Gentile, educata e carina smonta l’albero di Natale. Toglie i decori e li ripone con cura nelle scatole, anche se sa che il prossimo anno non li metterà. Ripone i sogni di brava ragazza.
Dietro l’angolo l’aspetta l’incognita. Una intrigante sorpresa per lei. La vita nelle sue mani e una strana serenità dentro. Ricominciare da sé.
Mette allegria alla sua casa. Un cavallo giostra rinfrescato di colore per l’occasione al centro della stanza, una corona che colora di bianco e oro per ricordarsi che è una Regina.
Stelle bianche di carta buttate ovunque.
Un cavalletto da pittore dove poggiare una tela bianca da dipingere. I colori sono da decidere. L’importante è aver voglia di farlo. Si guarda intorno contenta. Le comincia a somigliare quel che vede. Tutto la rende allegra.
Finalmente è gentile con se stessa. Non vuole le cose messe come si deve metterle. Non è necessario.
Non deve più essere gentile, educata e carina. Solo bella dentro e gentile, se ne ha voglia.
Le pareti dal colore grigio chiaro si colorano virtualmente di tinte pastello come in una fiaba. La creatività esce fuori semplicemente.
Un cappello da fatina, ricordo di un lavoro commissionato da una persona estrosa, fa bella mostra su un busto di gesso che le dà sicurezza. Lo chiama Cesarino, una presenza che le tiene compagnia. Solido, classico e di caratura morale non la deluderà. “Vestito a festa” le ricorda che si può essere quel che si vuole in quel momento senza che “le doti” che lei vede in lui siano minimamente scalfite.
Sul tavolo una bella carta di Fabriano sempre pronta ad essere utilizzata per creare nuove forme che le si addicono.
La musica le tiene compagnia. La Vie en Rose la rende dolce. La sua musica preferita che le ricorda un sogno. Parigi. Che c’è di male? Le donne francesi si complicano meno la vita e poi, per dare emozioni, non occorre essere perfetti. Come lei che non è perfetta. Una musica per chi non si complica la vita.
Una scelta. Difficile, ma che vale la pena. Una ragazza che non ha mai conosciuto, forse perché l’ha sempre temuta! Ma ora la tela bianca è un invito a osare, a chiedere, a prendere quel che non ha mai avuto il coraggio di avere. Quel poco, ma per sé. La brava ragazza annusa la fragranza delle cose e sorride. Consapevole di essere scomoda. Ma non per se stessa!
Voilà i mobili cambiano colore e disposizione. Avrà voglia di tornare a casa. Sarà una scelta ogni volta. Piacevole. Per ora. Il bagaglio è pesante ma ne potrà fare a meno. Lei scrive. Forse per viaggiare senza… “il peso delle valigie”. Ma i sogni… non hanno bisogno di pesi.
Un teatrino colorato. Lei realizza un teatrino da tavolo. Ogni giorno per uno spettacolo nuovo. Ci mette le tendine che apre ogni volta che desidera assistere allo spettacolo. Con orgoglio lo guarda e lo trova bello. Non importa se non lo è. La fragranza delle cose per la ex brava ragazza e… tulipani bianchi per quelle cose gustaviane così semplici e prelibate. Chissà che… le brave ragazze non mi approvino!
Si può essere gentili, se si vuole. Fantasiose occorre esserlo sempre e… basta volerlo.
La luce della candela illumina. Come sempre.
QUEL TOCCO GUSTAVIANO