IL GUSTAVIANO: ISTANTANEE DI AMBIENTI
Visita ad uno studio-abitazione virtuale gustaviano dove splendori di ieri e splendori di oggi si fondono come un incantesimo.
Entriamo direttamente da un giardino dal sapore retrò che sembra darci il benvenuto.
Mentre lo percorriamo già percepiamo l’emozione che ci darà l’interno… Prego accomodatevi, le cose e gli oggetti sembrano appartenere a questi ambienti da sempre. Ogni cosa qui sembra animarsi come se avesse un ruolo ben preciso: l’una complementare dell’altra per un risultato semplicemente unico!
I tocchi decisivi sono: le luci discrete, i lampadari a gocce così “nobili”, il bianco dei mobili romantici, il cannetè delle sediole, i rotoli di tulle e garza che si aprono in modo casuale, la ghirlanda abbandonata su una sedia e che sembra al posto giusto, i candelieri scomposti con candele “vissute”, le consolles dalle varie forme ed anche con appliques di cristallo montate sul pannello…
La consolle è determinante in un arredo gustaviano perchè conferisce eleganza ma anche quel certo non so che …. assolutamente indispensabile per creare miscele di arredo “piccanti” ma di “ispirazione”!… Ed allora via libera a voliere enormi, vecchi mobili da bagno, colonne, armadi romantici: tutto è permesso!
Al tempo stesso un semplice tavolino con sedia “povera” và ad equilibrare l’ironica “perfezione” dell’insieme e fà la sua bella figura in un angolo raccolto, possibilmente con una … candela accesa!!
Altro tocco importante sono gli oggetti di vetro poggiati su un tavolo-consolle bianco con “gambe” aggraziate e piano in marmo che consentono allestimenti leggeri e svariati. Un busto severo conferisce quel sapore di “vissuto” ad un ambiente e sembra dire … “anche io esisto!”
Mentre ci allontaniamo cattura la nostra attenzione il buon gusto di una piccola finestra arricchita semplicemente da una begonia bianca.
E questa spontaneità è presente in tutte le immagini di questi cari e vissuti ambienti che ci sembra di conoscere da … sempre. Unico obiettivo è la fantasia!
Dimenticavo di spegnere la candela che ha accompagnato questo nostro incontro.
QUEL TOCCO GUSTAVIANO